Assegno divorzile: revisione legata ad una concreta modifica delle condizioni economiche degli ex coniugi
Fondamentale effettuare una comparazione delle aggiornate situazioni reddituali e patrimoniali

Per la revisione dell’assegno divorzile è fondamentale l’accertamento di una sopravvenuta, effettiva e significativa modifica delle condizioni economiche degli ex coniugi, da valutare attraverso una comparazione delle rispettive situazioni reddituali e patrimoniali. Questo il punto fermo fissato dai giudici (ordinanza numero 5857 del 5 marzo 2025 della Cassazione), i quali aggiungono che, di conseguenza, non è possibile rivalutare le pregresse condizioni economiche delle parti né fatti anteriori, ma solo circostanze sopravvenute che abbiano alterato l’assetto economico stabilito tra gli ex coniugi al momento del divorzio. Inutile, quindi, nello specifico caso, l’azione proposta da un uomo e mirata ad ottenere la revoca o, in subordine, almeno la riduzione dell’assegno divorzile da corrispondere alla ex moglie. Respinta la visione proposta dall’uomo e mirata a sostenere l’insufficienza della mera comparazione della situazione economica e patrimoniale sua e dell’ex moglie, a fronte, a suo dire, della mancata valutazione del miglioramento della situazione economica della donna rispetto a quella precedente e valutata in sede di divorzio, miglioramento consistito nell’acquisizione, a titolo di eredità, di un bene immobile, utilizzato, peraltro, ad abitazione, successivamente al provvedimento di divorzio. In sintesi, secondo l’uomo, tra i fatti sopravvenuti costituenti giusta causa di revoca o revisione dell’assegno divorzile rientra pacificamente l’incremento patrimoniale del coniuge beneficiario, a seguito dell’accettazione di una eredità. Ma questa visione non è condivisa dai giudici, i quali ribattono con la sola necessità di accertare l’esistenza di sopravvenienze e, in caso di esito positivo, con l’obbligo di verificare se esse siano in grado di determinare una effettiva e significativa modifica delle condizioni economiche degli ex coniugi sulla base di una valutazione comparativa delle rispettive situazioni reddituali e patrimoniali.