Stop ad un’applicazione che rende possibile la generazione di immagini di ‘deep nude’

Ennesimo abuso collegato all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. A certificarlo è il ‘Garante per la privacy’ che ha imposto lo stop (provvedimento dell’1 ottobre 2025) ad un’applicazione (‘Clothoff’) che consente agli utenti di spogliare le persone ritratte su immagini caricate ad hoc sulla piattaforma.
In sostanza, il ‘Garante’ ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati personali degli utenti italiani nei confronti di una società, con sede nelle Isole Vergini Britanniche, che gestisce l’applicazione ‘Clothoff’, che

offre un servizio di intelligenza artificiale generativa che rende possibile – sia gratuitamente che a pagamento – la generazione di immagini di ‘deep nude’, ovvero foto e video falsi che ritraggono persone reali in pose nude o sessualmente esplicite o, addirittura, pornografiche.
L’applicazione consente a chiunque di creare fotografie e realizzare video partendo da immagini, anche ritraenti soggetti minorenni, in assenza di qualsiasi accorgimento che permetta di verificare il consenso della persona ritratta e senza apporre alcuna segnalazione circa il carattere artificiale di foto e video.
Il blocco imposto dal ‘Garante’, che comunque ha avviato un’attività di indagine finalizzata a contrastare tutte le ‘app’ di nudificazione, si è reso necessario a causa degli elevati rischi che tali servizi possono comportare per i diritti e le libertà fondamentali delle persone, con particolare riguardo alla tutela della dignità, ai diritti di riservatezza e di protezione dei dati personali dei soggetti coinvolti, specie se minorenni, in queste tipologie di trattamenti di dati.
A certificarlo, osserva il ‘Garante’, anche i numerosi e recenti fatti di cronaca nazionale italiana, dai quali emerge come l’abuso di immagini in tal modo artefatte stia ormai generando un vero e proprio allarme sociale.